ITALIANO *
CASERTA
QUANDO
SENTIAMO PARLARE DI CASERTA NEL MEDIOEVO, DOBBIAMO RIFERIRCI ALLA VECCHIA,
AL BORGO CHE ABBIAMO APPENA VISITATO. LA NUOVA, INVECE, CHE E' CHIAMATA SEMPLICEMENTE
CASERTA, ED E' UNA DELLE PIU' RICCHE E FLORIDE PROVINCE DELLA CAMPANIA, A
QUELL'EPOCA NON ESISTEVA NEPPURE.
FU CARLO III DI BORBONE CHE, NEL SETTECENTO, FECE DI QUESTA PROMETTENTE CONTRADA
DI TERRA DI LAVORO MA A QUELL'EPOCA ASSAI FUORI MANO LA VERSAILLES DEL SUO
REGNO.
CASERTA, INFATTI, E' LA SUA REGGIA. QUESTO CAPOLAVORO DI ARCHITETTURA DISEGNATO
DA LUIGI VANVITELLI E FORNITO DI 1.200 STANZE SERVITE DA 34 SCALE E ILLUMINATE
DA 1970 FINESTRE, SI PRESENTA DALL'ALTO COME UN'IMMENSA FACCIATA IN
STILE NEOCLASSICO E CON QUATTRO CORTI DIVISE DA DUE CORPI DI FABBRICA ORTOGONALI.
PER COSTRUIRLO OCCORSERO MANOVALANZE DI GALEOTTI E SCHIAVI MUSULMANI. PER
LA RAFFINATA ELEGANZA DEL SUO STILE, LA REGGIA RAPPRESENTA IL PIU' PALESE
ESEMPIO DEL GUSTO E DELLE CAPACITA' DECORATIVE DI UN'EPOCA IN CUI LA CIVILTA'
A NAPOLI AVEVA RAGGIUNTO UN VERTICE ELEVATISSIMO. PURTROPPO, DALL'ALTO SI
POSSONO SOLO IMMAGINARE GLI STRABILIANTI EFFETTI SCENOGRAFICI DELLE GRANDI
SCALEE, DELLE VOLTE AFFRESCATE E DALLE PROSPETTIVE DEI SALONI MIRABILMENTE
DECORATI DAI PIU' VALIDI ARTISTI NAPOLETANI, NE' E' POSSIBILE AMMIRARE IL
TEATRINO DI CORTE, UN VERO GIOIELLO, QUESTO, NEL QUALE VENIVANO RAPPRESENTATE
LE OPERE DI PAISIELLO E DI CIMAROSA. MA A CONPENSARE QUESTA PRIVAZIONE, C'E'
IL GRANDE PARCO, CHE DA QUASSU' POSSIAMO ABBRACCIARE IN TUTTA LA SUA GRANDIOSITA',
E CHE E' PARTE INTEGRANTE DELLA REGGIA. LUNGO 3 KM. E' DIVISO AL CENTRO DAL
CORSO DI UNA MONUMENTALE FONTANA CHE HA ORIGINE DA UNA DELIZIOSA CASCATA ARTIFICIALE
POSTA LEGGERMENTE A MONTE SUL LIMITE ESTREMO DEL PARCO E ATTRAVERSATA DALL'ARCHITETTONICO
PONTE DI ERCOLE. PIU' OLTRE, LA CASCATA DEI DELFINI, LA CUI ACQUA PRECIPITA
NELLA FONTANA DI EOLO ORNATA DA DECINE DI STATUE, E POI ANCORA LA CASCATA
DI CECERE E LA FONTANA DI VENERE E ADONE, OPERA DEL SALOMONE. INFINE VI E'
LA GRANDE CASCATA, CON I DUE GRUPPI MARMOREI DI DIANA E ATTEONE MENTRE VIENE
DALLA DEA TRASFORMATO IN CERVO. QUESTI DUE GRUPPI SONO FAMOSI AL PARI DI QUELLI
DELLE FONTANE DI VERSAILLES. SEGUENDO I FIANCHI DI QUESTA CASCATA SI GIUNGE
ALL'ACQUEDOTTO CAROLINO, ANCHE QUESTO PROGETTATO DAL VANVITELLI.
SECONDO IL PROGETTO INIZIALE CHE PERO' NON FU MAI CONDOTTO A TERMINE, L'ACQUA
DI QUESTE CASCATE DOVEVA GIUNGERE AI BAGNI DELLA REGINA, IRRORARE I DUE STABILIMENTI
MILITARI FIANCHEGGIANTI LA REGGIA DOVE ERANO DEPOSITATE LE MUNIZIONI ( LE
REGGIE PALLE ) E INFINE PERCORRERE LATERALMENTE IL GRANDE VIALE VERSO NAPOLI,
IN MODO CHE SI POTESSE RAGGIUNGERE IN BARCA LA REGGIA DI CAPODIMONTE. ERA
UN PROGETTO CICLOPICO, MA, AHIME', I SOLDI FINIRONO. NEL FOLTO DEL BOSCO SI
INTRAVEDE IL CASTELLUCCIO, UNA OTTOCENTESCA COSTRUZIONE MEDIEVALEGGIANTE.
NEL PARCO VI E' ANCORA LA PESCHIERA GRANDE E POI QUELLE DUE MERAVIGLIE BOTANICHE
CHE SONO IL GIARDINO INGLESE E IL BOSCO SI S. SILVESTRO, CON PIANTE RARE ED
ESOTICHE.