Translagorai 2005 -- un tentativo

Nel Dubbio Salire -- Touching the void -- MAGNIS ITINERIBVS

FAQ

Resoconto

Abstract

I due programmatori non hanno mai pernottato in tenda, se non in campeggio, non hanno mai camminato con uno zaino più pesante di 4/5kg, sono in buone condizioni fisiche, abituati ad escursioni giornaliere sull'appenino tosco-emiliano ma non allenati nello specifico per la Translagorai.
Partono da casa il mercoledì mattina volendo fare almeno un pezzo di Translagorai prima del ritorno previsto per il sabato.
Hanno visto di recente il film Touching the void.

Percorso seguito

Il percorso considerato è quello che va dal Passo Manghen al Passo Rolle (Translagorai WE), le cui tappe, ben descritte da Andrea Ceolan in http://www.enrosadira.it/lagorai/translagc.htm, vengono qui riportate:
Passo Manghen - Lago delle Stellune,
Lago delle Stellune - Rifugio Cauriol,
Rifugio Cauriol - Bivacco Paolo e Nicola,
Bivacco Paolo e Nicola - Passo Rolle.

Il piano iniziale è di arrivare il mercoledì sera al Lago delle Stellune lasciando l'automobile sulla strada che va da Molina di Fiemme al Passo Manghen; fare la tappa Lago delle Stellune - Rifugio Cauriol il giovedì; dedicare il venerdì ad una tappa che parta dal Rifugio Cauriol ma che arrivi oltre il Bivacco Paolo e Nicola, infine il sabato arrivare al Passo Rolle e da qui in autobus tornare all'automobile.

Si parte quindi dal Ponte delle Stue (46°12'35''N 11°25'30''E / 32T 0687067E 5120203N) mercoledì 10 agosto 2005 alle ore 15:50.
Lo zaino di Alessandro pesa circa 20kg, quello di Marco 19kg, si portano in tutto 6kg di acqua potabile.
In circa tre ore di cammino, seguendo la ampia strada bianca che coincide con il sentiero 318, si raggiunge il Lago delle Stellune a quota 2091.
Quando ci si cava lo zaino per la prima volta ci si sente come spinti in avanti e si cammina quasi senza accorgersene, come per inerzia, di certo una strana sensazione che diventerà poi familiare.
Cena con minestrone Knorr in scatola (500g acqua compresa) e carne Montana con fagioli Coop.
La giornata è stata soleggiata.
Si passa una tranquilla notte in tenda sulla riva del lago che diventa piatto non appena il vento si ferma. Contiamo che le mucche non abbiano idea di grattarsi contro la tenda scambiandola per un masso.
Al mattino numerose e incuriosite si aggirano attorno alla tenda alla ricerca di sale. Oddio hanno visto le scatolette di Montana, si avvicinano minacciose... AIUT...

Giovedì 11 agosto 2005 alle ore 08:35 si parte dal Lago delle Stellune per affrontare la tappa che in 8 ore porta al Rifugio Cauriol.
Si segue il sentiero 317 raggiungendo la Forcella di Val Moena (quota 2294) da dove inizia il sentiero 321 che passa per la Forcella Busa della Neve (quota 2367), per la Forcella Lagorai (quota 2372), per il passaggio con ripidi gradini (qui ci si è cavati lo zaino e lo si è issato con la corda) che porta alla forcella delle Sute (quota 2520).
[I laghetti di Lagorai]
Alle 13:30 pranzo con scatolette di tonno e cioccolata. Si incontrano due escursionisti che stanno percorrendo la Translagorai EW; sono partiti dal rifugio Cauriol alle 06:30 ed è quindi 7 ore che camminano, ne hanno ancora per due ore abbondanti prima di raggiungere il Lago delle Stellune.
Alessandro, sentendo che il rifugio Cauriol è ancora MOLTO lontano, si agita talmente tanto che è costretto a chiedere una bustina di camomilla ad uno dei due gentili escursionisti. L'altro escursionista invano suggerisce che sarebbe meglio qualcosa di più ravvivante della camomilla, come ad esempio Coca Cola + Aspirina.
Si prosegue quindi sempre lungo il ben segnato 321 arrivando subito sotto alla Cima Litegosa (quota 2548), e tenendo poi la destra si raggiunge il Passo Litegosa (quota 2261), il Frate (quota 2312) dove si può accedere ad un ricovero.
A questo punto sono circa le 18:00, il Passo Sadole (da dove in poco più di un'ora si scende al Rifugio Cauriol) dista in linea d'aria più di 1km, il cielo è nuvoloso e si iniziano a sentire tuoni: si decide allora di cercare una zona adatta al bivacco con tenda. Si trova la zona adatta e purtroppo per raggiungerla si deve intaccare la preziosa riserva di energia potenziale.
Si piania la tenda in uno spiazzo piano a quota 2089 46°14'08''N 11°34'34''E / 32T 0698632E 5123534N e si ceia con zuppa di ceci Knorr, cioccolata e mirtilli colti sul posto.
Ci si infilia nei sacchi a pelo e dopo poco i tuoni ricominciano e questa volta si vedono pure i lampi; in breve inizia a piovere, una forte pioggia che farà compagnia con alterna intensità per buona parte della notte. Marco più che la pioggia ha il vago timore che ci ruzzoli un sasso addosso, Alessandro osserva che attorno alla tenda di sassi non ce ne sono e Marco ribatte che lì attorno non si fermano perché ruzzolano oltre velocissimi: ci si addormenta comunque.
Al mattino c'è bel tempo, se si fosse messo fuori dalla tenda l'inutile, costoso e pesante catino pieghevole Vaude lo si troverebbe utilmente pieno d'acqua buona da bere...comunque il panorama merita:
[Ecco quello che si vede dalla tenda al mattino]

Venerdì 12 agosto 2005 è chiaro che il piano iniziale è troppo ambizioso: ieri si è camminato per 10 ore senza completare la tappa che era stimata in 8 ore, si è un poco stanchi, finita l'acqua potabile, c'è poi il problema logistico di tornare alla automobile. Alle 08:30 si decide quindi di arrivare al rifugio Cauriol e di là scendere a valle per ritornare a casa.
Si continua quindi sul 321 finché si raggiunge il bivio con il . Dal rifugio Cauriol si comincia a malincuore a pestare asfalto e si scende a Bosin indi si arriva a Ziano di Fiemme dove prendiamo la corriera che porta a Cavalese. Visto che è ora di pranzo ci si incammina verso la pizzeria sarda Hayò dove si può pasteggiare a Ichnusa, uno degli sponsor ufficiali.
[Birra Ichnusa: fatta in Sardegna dal 1912]
Si riprende la corriera verso Castello di Fiemme e da qui si raggiunge a piedi Molina di Fiemme. La camminata non è ancora finita perché ci aspettano quasi 8km lungo la strada che porta al Passo Manghen: si raggiunge l'automobile alle 17:30. Vabbé, si è pestato asfalto ma si tratta pur sempre di una giornata da 9 ore...

Retrospettivamente Marco aggiunge: guardando lo schema del flow, mi viene da pensare che le challenges siano state > delle skills. Ma basta aumentare le skills, per poi rientrare nel flow.

Note sui materiali

Escursionisti incontrati

due presso il Lago delle Stellune,
due presso il Lago delle Stellune e diretti al rifugio sette croci (cinque croci?)
uno presso la Forcella della Busa della Neve.
due presso i gradini 8 metri intenti nella Translagorai EW.

Animali avvistati

Rupicapra rupicapra, Marmota marmota marmota.

Conclusioni

Dal tentativo fatto si è imparato che per concludere con successo la Translagorai è necessario:

Bibliografia, cartografia

Tabacco
Carta topografica per escursionisti foglio - 014
1:25000
Val di Fiemme, Lagorai, Latemar.
Senza reticoli.

Kompass
Carta escursionistica, cicloturistica - 626
1:25000
Catena dei Lagorai, Cima d'Asta.
Con reticolo gradi, minuti, secondi.

Kompass Guida Escursionistica
Val di Fiemme
Trento 1996.
ISBN 88-431-0015-7

Andrea Ceolan
http://www.enrosadira.it/lagorai/translagc.htm

Vitae

[foto di Marco] [foto di Alessandro]
Marco Alessandro
Classe 19??.
Sa leggere e scrivere, buon senso dell'orientamento.
Caporale degli Alpini.
Nuotatore, corridore, ciclista.
1.70m 80kg.
Programmatore C.
Classe 1975.
Sa leggere e scrivere.
Obiettore di coscienza, forza assente.
Apneista.
1.95m 87kg.
Programmatore C++.

translagorai, aggiornamenti
e-mail: translagorai@gmail.com


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