ITALIANO *
POSITANO
L'ORIGINE
DI QUESTO GRAZIOSO PAESINO ALLE PENDICI DEL MONTE COMUNE E DEL MONTE SANT'ANGELO
A TRE PIZZI, E' ASSAI REMOTA. IN UNA GROTTA, NEI PRESSI DELL'ABITATO LA PORTA
SONO STATI RITROVATI MATERIALI DAL PALELITICO SUPERIORE E STRUMENTI DI CACCIATORI
DEL MESOLITICO. IL CLIMA MITE, IL MARE INCREDIBILMENTE PULITO, LA SUA POSIZIONE
SPROFONDATA IN UNA FITTA VEGETAZIONE E LE SUE CASE DISPOSTE A TERRAZZE, NE
FANNO UN PAESAGGIO STRAORDINARIAMENTE PITTORESCO E TALE DA COMPETERE CON LA
STESSA CAPRI. A POSITANO, COME PER LE ALTRE LOCALITA' BACIATE DALLA BELLEZZA
DELLA NATURA, PREDOMINA LA VITALITA' DEI SENSI; CIO' NONDIMENO, ANCHE PER
LA CULTURA C'E' SPAZIO. LA CUPOLA MAIOLICATA, LUCCICANTE SOTTO IL SOLE, E'
QUELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA ASSUNTA. NELL'INTERNO, SULL'ALTARE
MAGGIORE TRONEGGIA UNA TAVOLA BIZANTINEGGIANTE, RAFFIGURANTE LA MADONNA COL
BAMBINO. SUL CAMPANILE, DEL DUECENTO, IL SOLE EVIDENZIA UN BASSORILIEVO RAFFIGURANTE
UN MOSTRO MARINO, CON PESCI E UNA VOLPE. NON LONTANO DALL'ABITATO VI SONO
ANCHE GLI AVANZI DI UNA INTERESSANTE VILLA ROMANA.
TRA LE CASE VEDIAMO INERPICARSI LE CARATTERISTICHE "SCALINATELLE", CHE CONGIUNGONO
I VARI PUNTI DELLA CITTADINA COL MARE. QUI, INFATTI, SI CAMMINA SOLO A PIEDI
ESSENDOCI UNA SOLA STRADA CARROZZABILE TRA LE FESTOSE BOTTEGHE CHE ESPONGONO
ARTISTICHE MAIOLICHE E CAPI D'ABBIGLIAMENTO ARTIGIANALE. E' TALE LA SEDUZIONE
DI QUESTO LUOGO, CHE RIMPIANGIAMO DI NON POTERLO RAGGIUNGERE PER MESCOLARCI
AI TURISTI CHE IN QUESTO MOMENTO STIAMO PROPRIO INVITIANDO.
SORVOLANDO LA COSTIERA AMALFITANA, TRA LE CORRUCCIATE MONTAGNE E IL MARE CHE
SI INFILTRA IN OGNI ANFRATTO, LA BELLEZZA DELLA NATURA E' COSI' INQUITANTE
DA TOGLIERE IL RESPIRO. SONO VERAMENTE DRAMMATICHE, QUESTE ROCCIE DOLOMITICHE,
DOVE L'EROSIONE HA LAVORATO COSI' ALACREMENTE DA PRODURRE IN CHI LE OSSERVA
UN SENSO DI SGOMENTO.
QUEL FORO SULLA MONTAGNA DI MONTEPERTUSO SEMBRA L'IMPRONTA DI UN GIGANTESCO
DITO. E INFATTI QUI EBBE LUOGO, SECONDO LA FANTASIA POPOLARE, UNA SFIDA SINGOLARE.
IL DEMONIO, UN GIORNO, VOLLE TENTARE LA VERGINE MARIA A PASSARE DALL'ALTRA
PARTE DELLA MONTAGNA ATTRAVERSO LA PARETE ROCCIOSA. LA VERGINE ACCETTO'. MA
MENTRE IL DEMONIO, DOPO BEN DIECI TENTATIVI FALLI', ALLA MADONNA BASTO' APPOGGIARE
IL POLLICE ALLA PARETE PERCHE' QUESTA SI FORASSE COME BURRO.
PER RICORDARE IL PRODIGIOSO EVENTO, OGNI ANNO, NEL GIORNO DELLA MADONNA DELLE
GRAZIE A LUGLIO, SI CELEBRA UNA GRANDE FESTA CON SPETTACOLI, LUMINARIE E FUOCHI
PIROTECNICI. IL PAESINO DI MONTEPERTUSO NON E' MOLTO ACCESSIBILE, DATA LA
SCARSITA' DI STRADE CARROZZABILI, MA DA QUASSU', TRA LE LINDE CASETTE AVVINGHIATE
ALLA MONTAGNA, SI PUO' DISTINGUERE LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE.
L'ALTRO PAESINO, POCO DISTANTE DA MONTEPERTUSO, E LEGGERMENTE PIU' IN ALTO,
CIOE' A CIRCA 700 M. SUL MARE, E' NOCELLE. SI CHIAMA COSI' PERCHE' FIN DAL
MEDIOEVO VI SI COLTIVAVANO LE NOCI E LE NOCCIOLE (NOCELLE). LA CARATTERISTICA
DI QUESTO PAESINO E' IL SUO COMPLETO ISOLAMENTO. PER RAGGIUNGERLO, INFATTI,
OCCORRE SALIRE 2000 GRADINI, OPPURE, SE SI VUOLE,
PERCORRERE DUE CHILOMETRI A PIEDI PER UN'IMPERVIA MULATTIERA.
ED ECCO INFINE LAURITO, LA PIU' ANTICA FRAZIONE DI POSITANO, COME TESTIMONIANO
GLI SCAVI IVI EFFETTUATI, E CHE HANNO RIPORTATO IN LUCE VASI FITTILI E MONETE
BIZANTINE. TUTTA LA ZONA, INFATTI, COMPRESA POSITANO, FU ABITATA IN EPOCHE
LONTANE, FORSE DAI FENICI E DAI GRECI, MA CERTAMENTE I ROMANI DELL'ETA' REPUBBLICANA
E DELL'ETA' IMPERIALE VI SOGGIORNARONO. IN SEGUITO, MENTRE LA COSTA VENIVA
PROGRESSIVAMENTE ABBANDONATA, ESSENDO MALSICURA, GLI ABITANTI SI ARROCCARONO
NELLE ZONE SOPRAELEVATE E INTERNE. IN QUEI TEMPI, L'INACCESSIBILITA' ERA UN
PREGIO. NEL V SECOLO, INFATTI, PER SFUGGIRE AGLI ECCIDI DEL GENERALE BIZANTINO
NARSETE, I RIVIERASCHI FONDARONO I TRE PAESINI CHE ABBIAMO APPENA SORVOLATO.
A QUESTI SI AGGIUNSERO, NEL IX SECOLO, I CITTADINI PROVENIENTI DA PAESTUM,
ORMAI PREDA DEI SARACENI.
LASCIAMO ORA AL SUO SILENZIO INCONTAMINATO, E AL SUO FORZATO ISOLAMENTO LA
ZONA MONTANA, E OSSERVIAMO LA COSTA FRASTAGLIATA.
LO SPERONE CHE PROTEGGE POSITANO DAI VENTI DEL SUD E' CAPO SOTTILE, SULLA
CUI DORSALE ORIENTALE SORGE PRAIANO, LUOGO DI VILLEGGIATURA DEI NOTABILI AMALFITANI
GIA' ALL'EPOCA DELLA REPUBBLICA MARINARA. E' UN PAESINO INCANTEVOLE COSPARSO
DI VILLETTE E IMMERSO IN UN BEL VERDE FIORITO, CHE CULMINA IL MARE CON LA
MARINA DI PRAIA. QUESTA E' SITUATA ALLO SBOCCO DEL VALLONE DI PRAIA, DALLE
ORRIDE E NERE PARETI A STRAPIOMBO. E QUI LO SPETTACOLO SI FA VERAMENTE TERRIFICANTE.
DOVE LE ROCCIE TOCCANO IL MARE, L'EROSIONE, CHE SULLA SUPERFICIE CREA EFFETTI
FORTEMENTE DRAMMATICI E EMOZIONANTI, A PELO D'ACQUA SI TRASFORMA IN GROTTE
STEPEFACENTI, CHE UN INCANTESIMO COLORA CON LA LUCE DELLE GEMME. ECCO LA FAMOSA
GROTTA DELLO SMERALDO. CI TROVIAMO DAVANTI ALLO STESSO FENOMENO DELLA GROTTA
AZZURRA DI CAPRI: LA LUCE, FILTRATA DAL MARE AL DI SOTTO DELLA ROCCIA, LE
CONFERISCE QUESTO PARTICOLARE COLORE.
MA DOVE IL PAESAGGIO TOCCA VERAMENTE I LIMITI DELL'EMOZIONE E' QUI, PRESSO
IL FIORDO DI FURORE. NOME PIU' APPROPRIATO NON POTEVA ESSERCI PER QUESTO ANFRATTO
DOVE LA ROCCIA PRECIPITA NEL MARE CON TALE IMPETO, DA EVOCARE UNA VISIONE
INFERNALE. E' INDICIBILE LA BELLEZZA PAUROSA DI QUEST'ORRIDO.