Rubén Bonifaz Nuño

Traduzione di Carlo Coccioli e Tullio Ristori


Amica che amo

Amica che amo: non invecchiare.
Si arresti il tempo senza toccarti;
non ti levi il manto
della perfetta gioventù. Immobile
presso il tuo corpo di ragazza dolce
resti, nel trovarti, il tempo.

Se la tua bellezza è stata
la chiave dell'amore, se la tua bellezza
con l'amore mi ha dato
la certezza della felicità,
la compagnia senza dolore, il volo,
serbati bella, giovane sempre.

Non voglio pensar nemmeno ciò che avrebbe
di solitudine il mio cuore bisognoso,
se la vecchiaia dannosa, nociva
appesantisse la sua mano sopra te,
e mordesse la tua pelle, togliesse solidità
ai tuoi denti, e facesse svanire
la musica che, quando ti muovi, crei.

Serbami sempre nella delizia
dei tuoi denti perfetti, dei tuoi occhi,
dei tuoi aromi,
delle braccia che mi mostri
quando, sola con me, sei rimasta
nuda tutta, in ombre,
senz'altra luce che la tua,
perché il tuo corpo illumina quando ami,
più tenera di quei piccoli fiori
con cui a volte ti adorno.

Serbami nella gioia di guardarti
andare e venire in ritmo, camminando
e, camminando, muovendoti aggraziata
come se tornassi dalla fonte
portando una brocca sulla spalla.

E quando mi farò vecchio,
e ingrasserò e rimarrò calvo, non t'impietosire
dei miei occhi gonfi, dei miei denti
posticci, dei peli bianchi che mi escano
dalle narici. Allontanami,
non ti impietosire, esiliami, te lo chiedo;
bella allora, giovane come ora,
non mi amare: ricordami
com'ero quando ti cantavo, quand'ero
la tua voce e il tuo scudo,
e tu eri sola, e ti servì la mia mano.