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RECENSIONE DEL CONCERTO DEL 10 FEBBRAIO 2005

FORLI', EX-MACHINA, ORE 22 E 45

E ora qualcosa di completamente diverso. Per la prima volta nelal loro storia gli MM40 non suonano ubriachi. Ma fradici. E infatti offrono al loro pubblico una delle migliori (LA migliore?) prestazioni della loro storia live: una seratona. Anzi, poichè siamo modesti, una seratonina. Una serotonina. Una somatostatina. Insomma(tostatina): tosta, la seratina. I 3 protagonisti (Benone al basso, Casone alla batteria e Miguel a tutto il resto) si prodigano nonostante le targhe alterne per essere in orario, a tardo pomeriggio, presso il locale e cominciare così a montare l’attrezzatura. Incredibilmente, una volta tanto l’operazione non richiede il solito tributo di imprevisti o sgraziate evenienze cause di tipici ritardi su ritardi: alle 8 e mezza tutto è già pronto, c’è tempo per un panino e una sonora sbronza, in attesa dell’afflusso dei fans. Purtroppo si verifica ancora una volta l’incresciosa situazione: ti sbatti un casino per far venire gente alle dieci e mezza (così da suonare prima possibile e finire prima che il locale ti chiuda dentro) e invece fino quasi alle undici la pleatea rimane freddina, composta di quei pochi temerari (noi li definiremmo piuttosto persone con il senso della puntualità) che sono riusciti ad arrivare in orario. Bene, si comincia: lo spettacolo prevede una segreteria telefonica per il gruppo, sotto le forme del cellulare di Miguel, che invita tutti i conoscenti a scrivergli qualunque tipo di richiesta, insulto, inneggiamento, frase senza senso. Saranno soprattutto queste ultime a giungere copiose durante lo show, che si protrae senza grossi traumi (ma sì.. qualche scordatura, un paio di fari puntati in faccia senza ragione, poche le imprecisioni tecniche..) per oltre un’ora e mezza, contando di 3 bis finali e varie pause incontrollate ed incalcolabili per gli spazi poetici di Miguel. I pezzi più richiesti al cellulare di Miguel (che leggeva in diretta i messaggi arrivatigli): Topoloni, W upiscuscio, L’amico. Commovente la lettura da parte di Benone di una straziante letterina di un piccolo fan degli MM40, che richiedeva maggiore chiarezza sul testo della canzone Sul molo. A fine serata, scesi dal palco, il bar del locale rifiuta palesemente (e clamorosamente) di dare ancora da bere al complesso. Dobbiamo essergli piaciuti.


p.s. Grazie infinite a Chi c’era, vi vogliamo bene. La serata è andata benone grazie a voi. Messaggio in codice per chi non c’era, invece: che vada a farsi sodomizzare da alcuni alci sordomuti in corsa su un tapis-roulant nel cassone posteriore di un autotreno a volocità impazzita (senza apparente ragione) e clacson spianato sull’autostrada del sole, ma in un giorno - paradossalmente - di pioggia.


Scaletta!

01. Ti dò un pugno
02. Crafn
03. Sul molo
04. I drogati non lavorano
05. Fissazione + Turbato
06. Gomorra
07. Babbo (C.N.)
08. Evirati arabi + Arriva Pluto
09. Cerchio alla testa
10. L’amico
11. E ci compiaciamo di noi stessi
12. Topoloni
13. G. + E’ ufficioso (Canzone politica)
14. Primati
(breve pausa)
15. Alcuni animali ungulati attaccano la mia casa (Miguel solo)
16. Inedito (Titolo provvisorio: Io vi inqlerei)
17. Bis 1: Topoloni
18. Bis 2: Cerchio alla testa
19. Bis 3: E’ ufficioso (Canzone politica)
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