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RECENSIONE DEL CONCERTO DEL 5 FEBBRAIO 2003
Che cosa chiedere di più? Ringraziamo infinitamente tutti i presenti alla serata.. un pubblico delle grandi occasioni, ma soprattutto, occasionalmente, un grande pubblico. Andiamo però per gradi (giaggià, come il termometro, obietteranno i più astuti fra voi). Gli MM40 si presentano al Sonix alle 18, cominciano il loro porco lavoro coadiuvati dal prestigioso fonico S. Droneri e per le 20 il sound check é ultimato, fra rutti, battute irriverenti (che matti quei cinque!), piccoli inconvenienti del caso (soliti contrattempi dell'ultimo minuto) e soprattutto una contagiosa allegria. La cena del gruppo si consuma con calma in un locale di infima qualità poco distante, tutti a bocca aperta (con una punta di bolo fuoriuscente, a dire il vero) ad ascoltare trasecolati le immani cazzate sfornate a raffica dal prode Droneri San. Scusate l'allitterazione. Le discussioni vertono sui soliti punti fermi: il batterista Gallone sostiene che in Italia tutti i taxi siano gialli (nessuno escluso, altrimenti semplicemente non é un taxi); il bassista Bartolone propone interessanti spunti per la copertina del prossimo album degli MM40 (eheh.. segretissimo!); il tastierista Pippone si dedica all'alcolismo sfrenato (berrà nel corso dell'intera serata ben 3 birre medie!); il chitarrista Ingestione ricorda con piacere le macchinine di Lego che da bambino sbriciolava contro i muri sperando di riuscire a costruirne una perfettamente indistruttibile. Si torna poi al Sonix, dove sono cominciati ad affluire intanto i primi fans, calorosi come al solito: alle 22 e 30 si parte, la Sigla introduce il cantante Miguel sul palco e davanti per ora ad uno sparuto capannello il concertone-one-one-one prende vita. Fra battutone, schiamazzi, rutti, latrati, insulti, demenza insomma come piovesse, l'ora a disposizione del gruppo scade e si riesce perfino a sforare di dieci minuti, cosa realmente inusuale per il locale. Ma la situazione commovente é dall'altra parte del palco: fra i ragazzi del pubblico, scalmanati, esagitati, poganti, ballanti, cantanti e sempre pronti a dimostrare uno smisurato affetto (secondo noi probabilmente immotivato) verso i favolosi 5 eroi (nomani?) delle 7 note. Che poi sono dodici. Quindi più di due a testa. Ma la folla! La folla si infittisce, il pubblico prolifera a vista d'occhio, e ben presto si raggiunge il quasi pienone del locale: mai visto prima, per un solo semplice, mortale gruppo musicale composto da modesti, umili esseri umani. Neanche fra i migliori, poi. E' quindi il solito successo scontato (al 20%), i Macelleria a Metri 40 sconvolgono il Sonix e chiudono con un paio di poesie recitate dal trascinante leader Miguel, che rendono l'esibizione indimenticabile come un trauma infantile.
Tutti felici, nessuno triste.

  Scaletta!

Sigla
Evirati Arabi
Arriva Pluto
C.N. (babbo)
By pass
Fissazione
Vorrei essere un'assemblea (perché ha tanti membri)
Sto sturando
I drogati non lavorano
L'amico
W upiscuscio
E ci compiacciamo di noi stessi
Inedito (?