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Premessa

 

 

In seguito alla recente pubblicazione dei Quaderni della Casa Romena di Venezia (no. 3/2003), consegniamo alle stampe, in tempi abbastanza brevi, anche l’Annuario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, giunto ora al sesto volume. È un motivo di soddisfazione e di orgoglio. Di soddisfazione per il fatto che, così, siamo in grado di offrire agli studiosi e ai lettori interessati il risultato, che riteniamo pregevole, di ricerche diverse riguardanti i romeni e la Romania, ma anche attinenti ad argomenti di storia dell’Italia e dell’Europa Centrale e Orientale. Mentre l’orgoglio dei curatori di questi periodici deriva dall’opportunità di proseguire, nella patria della cultura latina, l’attività pubblicistica dei nostri illustri predecessori: i fondatori degli istituti culturali romeni in Italia. Così si riesce a mantenere viva la vocazione di questi centri di ricerca, promuovendo adeguatamente, nell’Europa occidentale, la cultura romena e ribadendone il suo carattere intimamente europeo. L’indice di questo volume raccoglie soprattutto studi storici, ma non trascura anche gli aspetti culturali, letterali e artistici. Un cospicuo numero di articoli analizza la personalità e l’epoca di Stefano il Grande, principe di Moldavia (1457-1504), molto più noto nella Respublica Christiana del Quattro–Cinquecento che non nell’Europa dei nostri tempi. Per celebrare, e altresì per richiamare alla memoria dei nostri tempi, la personalità di Stefano il Grande e la situazione dei Principati Romeni all’epoca in cui erano ritenuti la “Porta della Cristianità”, l’Accademia di Romania in Roma e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia hanno organizzato nella Città Eterna, nel settembre 2004, un convegno internazionale di studi dedicato al principe romeno e alla situazione dell’Europa nella sua epoca. Le relazioni presentate dagli studiosi romeni e italiani durante il convegno sono confluite in questo volume dell’Annuario e costituiscono la prima sezione del periodico. Segue la pubblicazione di alcuni documenti veneziani inediti: ancora una prova del fatto che il nostro Istituto persegue uno degli obiettivi principali voluti dal suo fondatore, Nicolae Iorga, vale a dire quello di sfruttare in modo critico la “miniera d’oro” degli archivi e delle biblioteche venete. Questi documenti rappresentano fonti importanti per la storia dei romeni e il lavoro degli studiosi impegnati in queste ricerche, che portano alla luce sempre più informazioni, risulta di inestimabile valore per la ricostruzione di molti episodi ancora oscuri del nostro passato. Nel sommario del periodico segue una sezione assai variegata, che raccoglie articoli riguardanti un lungo periodo che va dal XIII al XX secolo. Sono analizzati temi come la IV Crociata, che provocò la rottura tra il mondo occidentale e quello orientale; le relazioni fra i Tartari e i missionari cristiani e il ruolo economico del bacino pontico-danubiano; Venezia e i suoi rapporti con gli Ottomani e con i Principati Romeni; i francescani ed i romeni; gli italici in Transilvania; l’epoca del Rinascimento e della Riforma; l’immagine del “buon imperatore” asburgico; la Santa sede e i romeni; i rapporti italo-romeni alla vigilia della Grande Guerra. Gli articoli si basano su nuove fonti e rivelano interpretazioni interessanti su episodi di storia più o meno noti. Alla storia della cultura, nelle sue diverse manifestazioni, sono dedicati

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gli studi riguardanti la vita e l’attività di Dora d’Istria, di Mircea Eliade e Claudiu Isopescu, la letteratura di frontiera, simbologia e teoria dell’arte contemporanea, e la rivisitazione di alcuni dibattiti e polemiche insorte nel periodo interbellico nell’intellighenzia romena.

L’Annuario è illuminante per l’attività di ricerca dell’Istituto, in particolare, e delle istituzioni culturali romene in Italia, in generale, illustrando gli indirizzi di ricerca sviluppati presso queste istituzioni nell’ultimo periodo. Allo stesso tempo, questo volume dell’Annuario rispecchia l’interesse degli storici e dei filologi italiani per gli argomenti di storia e di letteratura romena, analizzando temi che vanno dal Medioevo all’età contemporanea. È altrettanto importante il fatto che, tra gli autori, italiani e romeni, degli articoli raccolti in questo volume, la maggioranza sia di giovani, tra i quali borsisti o ex borsisti “Nicolae Iorga” e “Vasile Pârvan”, che godono o che hanno goduto di finanziamenti dello Stato romeno. Questi studiosi analizzano temi assai interessanti, in maniera certo adeguata alla sensibilità storiografica delle nuove generazioni, ma anche rispettosa delle direttive dettate con saggezza dai loro maestri. L’Annuario, dunque, diventa non solo un’opportunità per l’affermazione dei giovani studiosi, ma una vera e propria scuola di formazione per quelli impegnati nell’edizione di periodici specialistici e nella cura di volumi di studio e ricerca. I protagonisti di questo numero del nostro periodico, in qualità di curatori, sono Cristian Luca (Università degli Studi “Dunărea de Jos” di Galaţi), Florina Ciure (Università degli Studi di Oradea) e Corina Gabriela Bădeliţă (Università degli Studi “Al. I. Cuza” di Iaşi), il primo già borsista e le seconde attuale borsiste “Nicolae Iorga” presso l’Istituto; giovani storici, i primi due dei suddeti curatori contano una notevole attività di ricerca presso gli archivi e le biblioteche veneziane, e hanno raggiunto nel loro campo di studio risultati apprezzabili riguardanti le relazioni politiche ed economiche italo-romene nei secoli XVI-XVIII.

Attraverso l’attività di ricerca e la partecipazione attiva dei borsisti, tramite i colloqui e i convegni di studi svoltisi presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, e grazie anche ai corsi di lingua, di letteratura e di cultura romena concordati con l’Università degli Studi Ca’ Foscari, la nostra istituzione ha raggiunto una posizione prestigiosa tra le istituzioni accademiche e culturali straniere attive in Italia. I due periodici dell’Istituto completano felicemente questo quadro, essendo una testimonianza viva e duratura, presso i posteri, del valore di questi studi e di queste ricerche. Nella loro pubblicazione confluiscono culture diverse, le quali preparano egregiamente il terreno – nell’Europa globalizzata ma altrettanto consapevole delle sue specificità – alle future collaborazioni. Il presente periodico ne è una prova eloquente.

 

Venezia, 10 aprile 2005

 

Ioan–Aurel Pop

 

 

For this material, permission is granted for electronic copying, distribution in print form for educational purposes and personal use.

 

Whether you intend to utilize it in scientific purposes, indicate the source: either this web address or the Annuario. Istituto Romeno di cultura e ricerca umanistica 6-7 (2004-2005), edited by Ioan-Aurel Pop, Cristian Luca, Florina Ciure, Corina Gabriela Bădeliţă, Venice-Bucharest 2005.

 

No permission is granted for commercial use.

 

© Şerban Marin, October 2005, Bucharest, Romania

Last Updated: July 2006

serban_marin@rdslink.ro

 

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