--Il Vedovo-------

Sinossi

Alberto Nardi è un industriale (romano) dalle scarse capacità, sposato con Elvira Almiraghi, donna d'affari (milanese) di successo, cui ricorre quando ha bisogno di avalli e/o denaro per le sue fallimentari iniziative. Lei, viste le precedenti esperienze, ha chiuso i rubinetti; almeno in teoria, visto che Nardi scopre casualmente che dietro l'intermediario che gli presta denaro a condizioni da usura c'è proprio la moglie. Dopo l'ennesima discussione - e conseguente umiliazione pubblica del Nardi - il treno su cui Elvira viaggia verso la Svizzera ha un incidente, e la sua carrozza precipita nel lago. Apparentemente non ci sono superstiti, e Nardi si ritrova erede del patrimonio della moglie. Ma mentre la salma viene attesa per vegliarla e celebrare il funerale, Elvira riappare viva e vegeta. Una telefonata del collaboratore del marito, marchese Stucchi, le ha fatto perdere il treno. Nardi - che nel frattempo è già riuscito a tentare una speculazione disastrosa con il denaro della moglie - si ritira in convento per alcuni giorni. Ne esce con le idee chiare: se l'incidente non è avvenuto, ne provocherà uno lui, con l'aiuto dei suoi collaboratori e dell'ascensore del palazzo in cui vive. Ovviamente anche questa impresa fallirà miseramente, e la vittima dell'incidente sarà proprio il Nardi.


Personaggi
Sedicente imprenditore, le cui iniziative industriali e speculative falliscono inesorabilmente: il freno per ascensore prodotto dalla sua ditta non funziona, compra e vende benzina fuori tempo in occasione della crisi di Suez, acquista una inutile solfatara nell'illusione di anticipare la Montecatini. Da queste vicende e da un matrimonio ormai inesistente cerca rifugio con Gioia, la sua giovane (e platonica?) amica, l'unica che lo comprende e lo tollera quando le richiede indietro i suoi regali per rivenderli. Nell'azienda che conduce in rosso perenne è assecondato da una cricca di collaboratori degni di lui: lo zio autista, il marchese Stucchi, e l'ingegnere Fritzmayer.


Protagonista della finanza milanese, dal notevole fiuto per gli affari, realista concreta e disincantata, ha smesso di preoccuparsi per le vicende professionali del marito. No, ha proprio smesso di averlo, un marito. Fa la sua vita indipendente e solitaria, la decora con il diafano amico Oscar, e socializza quasi controvoglia con i colleghi imprenditori.


Nobile decaduto, ed ex-comandante del Nardi in guerra, vive a pensione in una stanza e funge da contabile e factotum (in realtà c'è ben poco da contare) alla Nardi. Fedele al principale fino all'autolesionismo, ne subisce signorilmente i maltrattamenti e gli sbalzi d'umore.


Il "tecnico tedesco" della Nardi, più che altro un problem-maker. A parte la mediocrità professionale, l'unica cosa che si sa di lui è che non può tornare in Germania per aver molestato una minorenne.


Anzi, "ir zio" come si presenta lui stesso. Si è fatto coinvolgere dal nipote Nardi nell'impresa industriale, in cui ha investito i soldi ricavati dalla vendita del taxi. Ne condivide la romanità molesta, le manie di grandezza e la totale inaffidabilità.


"L'amica" del Nardi, di cui è pateticamente innamorata, fino addirittura a stimarne l'intelligenza. Lo difende dalle maldicenze di sua madre e della sorella, si fa carico dell'organizzazione della veglia funebre, resta al suo lato nella cattiva sorte. L'unica che - foss'anche per ottusità - va controcorrente alla totale amoralità degli altri personaggi.


La madre di Gioia, una che sa come funziona la vita. Non si farebbe problemi con lo status di mantenuta della figlia, purché ne vengano vantaggi concreti. Siccome col Nardi non ce ne saranno, lo caccia di casa, salvo rispedirgli la figlia quando lui erediterà.


Il creditore di Nardi, lo insegue per cercare di incassare le sue cambiali scadute. E' in realtà amministratore di beni della stessa Elvira, ma non si fa alcun problema quando viene messo al corrente del complotto per eliminarla. La sua priorità è il denaro - e non è solo.


La star del circolo di amici di Elvira, imprenditore di successo, solidità patrimoniale e modi sbrigativi.