GIULIO CARLO ARGAN | ||||||||||||||||||||||
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Giulio Carlo Argan (Torino 1909 – Roma 1992) è stato uno dei maggiori critici d’arte del Novecento. Negli anni Venti frequenta l’ambiente culturale gobettiano e si forma all’Università con Lionello Venturi, ricevendone l’esempio di una critica di impostazione crociana, ma estesa anche all’arte contemporanea. Si interessa soprattutto di architettura: nel 1930 esordisce con gli articoli Palladio e la critica neoclassica e Il pensiero critico di Antonio da Sant’Elia; nel 1931 si laurea su Sebastiano Serlio. Frequenta il Perfezionamento, è assistente di Toesca, e nel 1933 entra nell’Amministrazione Antichità e Belle Arti, diventando ispettore a Torino, poi a Modena e infine a Roma alla Direzione Generale, dove elabora il progetto dell’Istituto Centrale del Restauro e redige la rivista «Le Arti». Nel dopoguerra interviene in difesa dell’arte astratta e dell’architettura moderna (Henry Moore, 1948; Walter Gropius e la Bauhaus, 1951; La scultura di Picasso 1953; Pier Luigi Nervi, 1955), occupandosi anche di urbanistica, di museologia, di design; pubblica monografie su artisti rinascimentali (Brunelleschi, 1955; Fra’ Angelico, 1955; Botticelli, 1957) e elabora una nuova interpretazione dell’arte barocca (Borromini, 1952; L’architettura barocca in Italia, 1957; L’Europa delle capitali, 1964). Nel 1955 inizia l’insegnamento universitario a Palermo e poi dal 1959 a Roma. Negli anni Sessanta ha un ruolo di primo piano nel dibattito sullo sviluppo delle correnti più moderne: dall’informale all’arte gestaltica, dalla pop art all’arte povera. Nel 1968 pubblica la Storia dell’arte italiana, seguita da L’arte moderna 1770-1970, e nel 1969 fonda la rivista «Storia dell’arte». Negli anni 1976-79 è sindaco di Roma e dal 1983 senatore del Pci. Nel 1990 pubblica Michelangelo architetto (con B. Contardi). Negli ultimi anni si dedica soprattutto alla difesa del patrimonio artistico e alla riforma delle leggi di tutela. Le sue più importanti raccolte di scritti sono: Studi e note, Roma 1955; Salvezza e caduta nell’arte moderna, Milano 1964; Progetto e destino, Milano 1965; Storia dell’arte come storia della città, Roma 1983; Da Hogarth a Picasso, Milano 1983; Classico Anticlassico, Milano 1984; Immagine e persuasione, Milano 1986. | ||||||||||||||||||||||
Giulio Carlo Argan durante una conferenza, 1971 | ||||||||||||||||||||||
GIULIO CARLO ARGAN (1909-1992) Storico dell’arte, critico militante, sindaco di Roma Mostra storico-documentaria a cura di Claudio Gamba Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Museo dell’Arte Classica Roma, 28 febbraio – 30 aprile 2003 Visita la Mostra Vai al Sommario del Catalogo Per leggere l'articolo sui Beni Culturali: clicca qui Per leggere la Premessa al Catalogo: clicca qui |
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