11-BRUCELLA


La brucellosi è una tipica zoonosi:una infezione degli animali che puo' accidentalmente interessare l'uomo.I più esposti sono pertanto gli allevatori, gli agricoltori, i macellai, i veterinari.Ma ci si puo' accidentalmente infettare bevendo latte non pastorizzato appena munto.La brucellosi nell'infezione umana è sostenuta dalla Brucella melitensis che ha la patogenicità massima per l'uomo, dalla Brucella suis e dalla Brucella abortus con patogenicità decrescente.Secondo pero' studi di ibridazione DNA-DNA, tutte le brucelle consistono di una unica genospecie Brucella melitensis.Ma la tipica distinzione in biovar e biotipi è ancora largamente accettata.

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Fig. 1 Brucella abortus , coccobacillo , al microscopio elettronico a scansione SEM.E' chiamato cosi'  perchè il batterio si moltiplica nel bovino nell'utero e nelle ghiandole mammarie provocando aborti .

Questi microrganismi sono dei coccobacilli , possono penetrare attraverso le lesioni di cute o mucose (infezione naturale), sfruttano le vie linfatiche per raggiungere il sangue e poi si diffondono nell'organismo e si installano  nelle cellule del sistema reticoloendoteliale, mostrando particolare predilezione per fegato, linfonodi, milza, midollo osseo e rene. Le Brucelle producono un lipopolisaccaride che media i sintomi della malattia.La risposta anticorpale è meno importante di quella cellulare.E' una infezione difficile da diagnosticare.La febbre dura anche mesi.    Però l'uomo può infettarsi anche per ingestione di alimenti contaminati, soprattutto latte non trattato e suoi derivati (ma anche la carne cruda...), oppure per via aerea inalando escrementi o secrezioni varie, o ancora per inoculazione, ovviamente accidentale, a carico soprattutto di addetti a laboratori e veterinari. L'infezione per contatto è quella che riveste maggiore importanza. La riserva d'infezione maggiore in natura è rappresentata dagli animali domestici, anche se quelli selvatici possono esserne tranquillamente infettati. Soprattutto, ovini, caprini e bovini. Il decorso clinico è spesso inapparente. La sintomatologia si manifesta, dopo un  periodo di incubazione estremamente variabile (da pochi giorni a 6 mesi e più!!), con astenia, malessere generale, cefalea, algie, brividi, febbre che generalmente segue una curva ondulante (alta al pomeriggio, bassa la notte) ma non è la regola. Poi appaiono le  tumefazione dei linfonodi di milza e fegato.Possono anche comparire problemi al sistema nervoso sia centrale che periferico.

Il trattamento è antibiotico, ma la Brucella non è facile da eliminare, perchè essendo localizzata intracellularmente è abbastanza protetta dai trattamenti antibiotici.   E' comunque una malattia debilitante.

Dal punto di vista batteriologico  Brucella è un batterio gram negativo, pleiomorfo (cocco e bacillo), aerobio obbligato, non fermentante,

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catalasi e ossidasi positivo.L'idrolisi dell'urea, e la resistenza ai coloranti, con la produzione di H2S, aiutano a differenziare i biovar, mentre la biotipizzazione richiede studi di metabolismo ossidativo e di batteriofagia.

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La colorazione di contrasto nel Gram va prolungata per almeno 3 minuti.

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E' un parassita endocellulare facoltativo. L'infezione è una caratteristica zoonosi che riguarda ovini, bovini, caprini, cani, renne. L'uomo è un ospite accidentale infettato per ingestione di prodotti contaminati quali latte e suoi derivati e annessi del parto. Rapporti con l'uomo:

B. melitensis +
B. abortus +
B. ovis no
B. suis +
B. neotomae no
B. canis no


  Le brucelle danno patologie acute, subacute o croniche.Un sintomo è la febbre ondulante in B. melitensis.La brucellosi dà uno stato generale di abbattimento, apatia.La Forma subacuta colpisce l'apparato motore, è complicata da meningite, meningo encefalite a liquor limpido .La forma cronica dà uno stato di abbattimento mentale e psichico. I gangli linfatici sono il primo focus infettivo.Incubazione in media di  8-20 giorni , quindi variabile 1-3 settimanema con casi fino a 6 mesi!

La risposta immunologica consiste da un iniziale rialzo del titolo delle immunoglobuline IgM seguita dopo qualche settimana dalle IgG.Quando si comincia il trattamento, il declino del titolo anticorpale è un segno di buona risposta terapeutica agli antibiotici.

Data la disseminazione per via ematica bisogna fare l'emocoltura che va tenuta per almeno 10 giorni.Questi batteri liberano endotossine , responsabili dei picchi febbrili, che provocano una ipersensibilità cellulo mediata di tipo ritardato.I sintomi della infezione possono aumentare o diminuire durante un lungo arco di tempo , in rapporto al rilascio in circolo dei batteri (o dei prodotti di essi, quali il lipopolisaccaride).I macrofagi fagocitano ma non lisano le brucelle che si moltiplicano dentro le cellule.E' un microorganismo esigente.Nelle fasi acute va ricercato nel sangue, mentre nelle fasi croniche nel midollo osseo.Quando la brucellosi è in fase acuta circa il 70% delle emocolture si trovano positive e il titolo delle agglutinine è >= 1.160.Nel 10-15% di questi pazienti si hanno complicazioni quali l'osteomielite .Le colture di midollo osseo sono positive in pazienti con brucellosi acuta, sub acuta e cronica, le emocolture sono positive solo in pazienti in fase acuta.Cresce a pH tra 6.6-7.4.Non è molto stringente riguardo la temperatura di crescita.E' un aerobio stretto.Solo B. abortus è microaerofilo e richiede CO2 al 5-10% (vanno bene dunque le comuni bottiglie da emocoltura per aerobi).In anaerobiosi non crescono.Hanno bisogno di un terreno ricco in aminoacidi e di fattori di accrescimento quali Mg, tiamina (vit B), niacina, biotina.Altre specie richiedono pantotenato di calcio. La base è sempre un tripticase soy agar TSA  (che va bene per le Brucelle meno esigenti), con aggiunta di siero di cavallo al 5% scomplementato, con aggiunta di antibiotici e/o coloranti batteriostatici.

Il prelievo di sangue va fatto una ora prima dell'accesso febbrile ai primi brividi.L'isolamento avviene sul terreno di Castaneda che è stato il primo terreno bifasico.Trattasi di un agar  verticale immerso in un terreno liquido.

 

Il TS broth è la fase liquida di questo terreno.Si incuba a 37° C e si osserva ogni 4-5 giorni in media 10-15  giorni fino  a  un mese.Fare magari una sottocoltura dalla fase liquida in agar sangue o cioccolato o Brucella agar anche se questo è a rischio di contaminazione della bottiglia da stafilococchi della pelle! Anche sui sistemi di emocoltura in automatico i tempi di isolamento sono di almeno 10 giorni.E' importante usare terreni con CO2 al 5-10%.Facendo un gram della fase liquida osserveremo dei piccoli coccobacilli   colorabili con difficoltà.

Nelle bottiglie di Castaneda si sottocoltura ogni settimana.E' importante ventilare   la coltura .Le piastre di agar sono incubate in CO2. Si puo' fare il test di agglutinazione delle colonie isolate con lo stesso siero  del paziente.Ovvero si puo' provare a fare /l'agglutinazione con il siero di controllo positivo della sierodiagnosi di Wright.Le colonie sospette sono emulsionate in due gocce di soluzione salina.Una goccia di antisiero liscio di Brucella è aggiunta alla prima goccia, e il siero normale è aggiunto alla seconda.Le prove morfologiche, biochimiche e sierologiche sono sufficienti a fare diagnosi di Brucella.

L'alta positività dei campioni di midollo osseo è dovuta all'accumulo di batteri nel sistema reticolo endoteliale.Una buona crescita è ottenibile utilizzando il terreno per Legionella al carbone attivo e estratto di lievito.

Altri campioni  dove cercare le brucelle:

-liquidi sinoviali
-biopsie mediante impressione
-urine raramente
-Ascessi, tessuti che vanno sminuzzati in Ts broth.Le brucelle si liberano dai leucociti :si centrifuga  e si decanta.Il pellet va inoculato su:

-TS agar (con 5% di siero di cavallo) + CO2
-Brucella agar + CO2

Si incuba in CO2 per 10 giorni a 37° C.Una sostanza che rende questi terreni selettiva è il cristalvioletto che pero' è difficile da preparare.Si prepara una soluzione allo 0.1% di Cristal violetto , 1.4 ml di questa soluzione va in 1 litro di terreno. Esiste anche una identificazione diretta delle brucelle , su striscio del buffy coat o da impressione di tessuto   con anticorpi fluorescenti o con il Gram.Ma  i sieri vanno coniugati in laboratorio perchè non sono forniti commercialmente.

Si fa  una identificazione di genere e non di specie.Le colonie osservate sotto luce solare indiretta, appaiono translucide,di colore bluastro.Questo aspetto su Agar Brucella o TSA è utile per la identificazione di Brucella abortus in colture miste, confrontare anche con la coltura in assenza di CO2.Ppossono essere in fase smooth S o rugose R (cio' si osserva bene al microscopio binoculare).

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Una identificazione monospecifica si fa mediante sieri adsorbiti.Cioè mediante sieri adsorbiti su Ag diversi che servono a determinare il lipopolisaccaride predominante M o A.Si testano le colonie in fase S.Questi antigeni sono presenti nelle tre specie di interesse umano, ripartiti inegualmente.L'antigene A domina in B. abortus, M in B. melitensis, mentre sono ugualmente distribuiti in B. suis.

-Nel test di agglutinazione su vetrino, i microorganismi vengono prima sospesi in fenolo e soluzione fisiologica e scaldati a 60 C (gli antigeni sono termostabili) per circa una ora.Si fa una goccia di sospensione e una goccia di siero monospecifico.L'agglutinazione deve avvenire entro 1 minuto.

Come si preparano i sieri monospecifici:L'antisiero è ricavato da animali immunizzati da parte del  ceppo liscio e agglutinano le tre principali specie di Brucella. A e M sono gli epitopi che cross reagiscono.A è il determinante maggiore in B. abortus e B. suis ed è un determinante minore  in B. melitensis. Mentre M predomina in B. melitensis .

Sieri adsorbiti:anticorpi anti A-m vengono adsorbiti con B. melitensis (che è aM) che rimuove le agglutinine m ma solo una piccola frazione delle agglutinine maggiori A cosi' si prepara l'anticorpo monospecifico A.Una sospensione densa del batterio è preparata in 0,5% di soluzione fisiologica fenicata , cioè 0,5% fenolo sciolto in soluzione fisiologica, e scaldata a 60 àC per 1 ora.Una goccia della sospensione è aggiunta  a una goccia di antisiero monospecifico e mescolata.I biotipi I delle 3 specie di interesse umano rispondono alla tabella qui sotto.

  M A
B. melitensis + -
B. abortus - +
B. suis - +

  Nota:questa tabella si riferisce ai biotipi piu' comuni.


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-mediante strisce di acetato di PB si testano le colonie per la produzione di H2S che annerisce la striscia.La striscia va tenuta sospesa sopra la colonia senza toccarle.Le strice durano 4 giorni.
-il test dell'ureasi avviene su terreni di Christensen.Si fa un pesante inoculo.Il terreno vira in tempi fissi a seconda della specie. B. abortus vira rapidamente.

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L'OMS consiglia di effettuare il test di resistenza alla tionina e alla fucsina basica per differenziare le 3 specie patogene per l'uomo.

-si testa la crescita su coloranti inibitori quali fucsina basica e tionina diluiti a 3 diluizioni.Si parte da una soluzione allo 0,1% (1 mg/mL) e si diluisce :
I:1:25000 (40 ug/ml)
II 1:50000 (20 ug/ml)
III 1:100000 (10 ug/ml)
questi coloranti si sciolgono in agar base.

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Il microorgansimo è stato abbondantemente seminato su una piastra di agar-sangue, nella quale sono state immerse due strisce di carta da filtro bagnate con i coloranti.La brucella in questo caso cresce sulla striscia impregnata di tionina, a sx, ma non su quella trattata con fucsina basica, a dx.la si puo' identificare come B. suis.

Classificazione di Huddleson

Permette di distinguere le differenti specie e i differenti biotipi.La versione qui sotto è molto semplificata .

  CO2 Produzione di H2S Ureasi Tionina (1:50.000) Fucsina basica (1:25.000)
B. abortus + + + - +
B.melitensis - - + + +
B.suis - + + (rapida) + -

Vi sono 6 biovar e 15 biotipi che costituiscono il genere Brucella spp..

-Si cerca inoltre l'attività litica del fago Tbilisi a 2 concentrazioni .1RTD (routine test dilution) e 4XRTD .La RTD corrisponde alla piu' grande diluizione del fago che produce un lisi confluente su un ceppo campione di B. abortus.

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  RTD 4 RTD
B. suis - +
B. abortus + +
B. melitensis - -

Questi risultati identificheranno quasi tutti i ceppi di Brucella come particolari biotipi.Vi sono altri fagi quali M 85, Berley e Way Bridge. La goccia di fago va sopra la piastra.Si vedono le placche di lisi.

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- Nella siero diagnosi di Wright si titolano sia le  le IgM che le  IgG.Studi di siero prevalenza in zone endemiche mostrano che il 5-10% della popolazione  hanno un titolo >= 1:160, senza malattia.E' una reazione di agglutinazione su tubo o micropiastra.Vi sono pero' false positività in soggetti vaccinati con colera o in portatori sani di Yersinia enterocolitica.I sieri sono all'inizio diluiti 1:10 con soluzione fisiologica.Quindi nel primo pozzetto si aggiungono 100 uL di siero diluito e nei successivi 100 uL di soluzione fisiologica con cui fare le diluizioni a raddoppio.Si aggiungono 100 uL di sospensione batterica, si incuba a 37°C per 16-18 ore .La positività netta è data da un fondello di agglutinati irregolari con sovranatante limpido.Il titolo del siero in esame è dato dalla più elevata diluizione in cui si riscontra una pur debole positività.Titoli negativi sono quelli da 1:40, sospetti da 1:80 a 1:160;positivi da 1:320.E' distintivo per una diagnosi di infezione l'aumento significativo del titolo fra campioni esaminati a distanza di giorni.In presenza di titoli anticorpali elevati si puo' verificare il fenomeno di pro zona , per cui la positività è assente a basse diluizioni pur essendo presente alle diluizioni più elevate. 

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Un titolo di 1/80 indica una infezione passata o presente e un aumento di 4 volte il titolo durante il corso della malattia è evidenza di diagnosi.

Il test al Rosa Bengala

E' una reazione semplice e specifica di agglutinazione rapida su vetrino in mezzo tamponato acido che utilizza una sospensione di Brucella inattivate colorate dal Rosa Bengala.Mette in evidenza le IgG e si positivizza più tardivamente , ma rimane piu' positiva dell'agglutinazione di Wright.

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La coltura del liquor va prolungata per almeno 5 giorni. Le brucelle provocano febbre setticemica o infezione localizzata di osso , tessuto.Si isolano da latte non pastorizzato. Non hanno sintomi patognomonici particolari.L'osteomielite è la piu' frequente complicazione di una infezione.

Le brucelle sono dei batteri a sviluppo intracellulare facoltativo;è necessario quindi utilizzare un antibiotico attivo sulla Brucella e che penetri nelle cellule.Le tetracicline,la rifampicina, il co-trimossazolo (Bactrim) rispondono a questi due criteri.

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In questa immagine si nota l'ottima sensibilità di un ceppo di Brucella alle tetracicline.

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Una MIC bassa non corrisponde a una bassa MBC nel caso di Brucella spp.;pertanto , i test di suscettibilità in vitro sono secondari come importanza ai test clinici nello stabilire l'efficacia di un regime terapeutico e nel valutare nuovi antibiotici.

Altri test clinici di laboartorio:

Nel corso della brucellosi, troviamo spesso leucopenia con una modesta linfocitosi.La VES è leggermente aumentata o normale.Le proteine del liquor sono aumentate, il glucosio è normale o basso in corso di meningite brucellare.Un valore di PCR proteina C reattiva maggiore di 1ug/dL indica una risposta non favorevole alla terapia nel caso di brucellosi acuta.Il test del mercaptoetanolo per le IgG è utile nella diagnosi di brucellosi cronica.La sierodiagnosi di Wright è positiva solo nel 27% di pazienti con brucellosi cronica.Nel valutare i titoli teniamo presenti la professione del paziente:titoli elevati in veterinari, macellai, allevatori possono avere nessun significato.Nei pannelli per emofili-neisserie, B. melitensis risulta come Moraxella phenylpiruvica , dato che il database non iclude Brucella spp.

 

Attenzione

L'Infezione da Brucella spp. è rapidamente acquisita dai laboratoristi attraverso contatto con la pelle, inalazione di aerosols, contatto attraverso occhi e bocca, accidentale inoculazione percutanea.Deve essere usata una cappa a sicurezza biologica.Attenzione  a procedure quali la sopsensione di antigeni, test di agglutinazione su slide, odorare le colture batteriche, osservazione delle piastre da vicino con rimozione delle stesse dalla cappa.Brucella spp. è classificata organismo di livello 3 per la bio sicurezza e tutte le manipolazioni con colture vive e antigeni devono essere confinate a una cappa a sicurezza biologica II (vedi anche la Legge 626/94). 

Gianfranco Bruno © Labanalisi Osp. San Salvatore (L'Aquila)


 

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