Riccardo Maffei
PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA A PISA
Sto sognando.
Scorrono davanti a me immagini di città europee e d’oltreoceano, e vedo arrivando
a Pisa dall’Aurelia in corrispondenza del viale delle Cascine un sottopasso che
prosegue sotto via Pietrasantina, giunge in largo Cocco Griffi ove si allarga
e diventa sosta per i pullman che portano i turisti e proseguono per i parcheggi
periferici in attesa di tornare a riprenderli. Vedo risalire le auto che vanno
ad est oltre l’ITI.
Scesi dai pullman i turisti trovano un pezzo di città sotto largo Cocco Griffi
con tutti i comfort di una metropoli moderna: bar, servizi, ristoranti, percorsi
e slarghi con acqua e verde, e negozi di grandi dimensioni e piccoli, alternati
da spazi commerciali più o meno vasti che contengono anche tutto ciò che oggi
si trova in superficie nella piazza dei Miracoli dalla Torre di Pisa ai
rotolini per le fotografie.
Seguo uno dei due percorsi con slarghi in un continuum di spazi colorati,
con un clima che invita a soffermarsi e a stare: percorsi che si ricongiungono
nei pressi della porta che immette nella piazza.
Ascensori e scale mobili conducono al piano terra.
Entro in una piazza splendida, ove a terra c’è il prato e una pavimentazione
in pietra e su questa vari modi di soffermarsi ed ammirare i monumenti. Accedo
ad essi e ai musei, godo di una piazza senza “corpi estranei”, contornata da
mura e da edifici.
Mi soffermo e vorrei non ripartire più. Poi è tardi, riprendo la scala mobile,
mi ritrovo fra i “ricordini” da portare a parenti e amici ed ecco là sullo sfondo
il pullman che ci attende per ripartire. Mi viene voglia di ritornare. Mi dico:
chiederò agli organizzatori che la prossima volta ci consentano di fermarci a
Pisa per lo meno due giorni.
Il sogno finisce, ma può cominciare la realtà.
© Giovanni Armillotta, 2000