"METODO", N. 11/1994

Riccardo Maffei
PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA A PISA

Sto sognando.
Scorrono davanti a me immagini di città europee e d’oltreoceano, e vedo arrivando a Pisa dall’Aurelia in corrispondenza del viale delle Cascine un sottopasso che prosegue sotto via Pietrasantina, giunge in largo Cocco Griffi ove si allarga e diventa sosta per i pullman che portano i turisti e proseguono per i parcheggi periferici in attesa di tornare a riprenderli. Vedo risalire le auto che vanno ad est oltre l’ITI.
Scesi dai pullman i turisti trovano un pezzo di città sotto largo Cocco Griffi con tutti i comfort di una metropoli moderna: bar, servizi, ristoranti, percorsi e slarghi con acqua e verde, e negozi di grandi dimensioni e piccoli, alternati da spazi commerciali più o meno vasti che contengono anche tutto ciò che oggi si trova in superficie nella piazza dei Miracoli – dalla Torre di Pisa ai rotolini per le fotografie.
Seguo uno dei due percorsi con slarghi in un continuum di spazi colorati, con un clima che invita a soffermarsi e a stare: percorsi che si ricongiungono nei pressi della porta che immette nella piazza.
Ascensori e scale mobili conducono al piano terra.
Entro in una piazza splendida, ove a terra c’è il prato e una pavimentazione in pietra e su questa vari modi di soffermarsi ed ammirare i monumenti. Accedo ad essi e ai musei, godo di una piazza senza “corpi estranei”, contornata da mura e da edifici.
Mi soffermo e vorrei non ripartire più. Poi è tardi, riprendo la scala mobile, mi ritrovo fra i “ricordini” da portare a parenti e amici ed ecco là sullo sfondo il pullman che ci attende per ripartire. Mi viene voglia di ritornare. Mi dico: chiederò agli organizzatori che la prossima volta ci consentano di fermarci a Pisa per lo meno due giorni.
Il sogno finisce, ma può cominciare la realtà.

© Giovanni Armillotta, 2000