CHI SIAMO
Da Seattle (novembre 1999) in poi la contestazione ad un modello socio-economico che vede il 20% della popolazione mondiale (perlopił coincidente con quelli paesi del nord a capitalismo avanzato) , consumare oltre l'80% delle risorse planetarie, undici milioni di bambini morire ogni anno per i danni da denutirzione e unmiliardo e trecentomilioni di persone "vivere" con meno di un dollaro al giorno, ha acquistato visibilitą dimostrando di essere diffusa e di avere radici diverse.
Il Forum di Porto Alegre (gennaio 2001), dove migliaia di delegati di diverse organizzazioni si sono confrontati per "immaginare" un mondo diverso possibile, ha presentato un momento creativo in antagonismo al "Pensiero unico" ispirato dal valore dominante del profitto.

In Italia, a Gemova, centinaia di migliaia di persone hanno contestato la legittimitą del G8 a decidere sulle sorti del mondo, denunciando le responsabilitą che le economie "forti" hanno nei confronti dei paesi che non sono in grado di competere.

Il Genoa Social Forum, sul tema della globalizzazione, ha coagulato esperienze molto diverse, ha evidenziato la volontą di individui e organismi di ispirazione politiche e religiose differenziate di solidarizzare.     

Anche in Polesine, singoli cittadini, associazioni, gruppi politici hanno dato vita al Forum Sociale Polesano, un "laboratorio" di idee che attraverso il confronto di opinioni e di orientamenti diversi permetta di individuare un percorso i cui obiettivi sono condivisi e sono i seguenti:
      -    affermazione dei diritti primari che attengono alla dignitą della persona, come vita,  
           salute, istruzione;  
      -    affermazione dei diritti socio-economici, civili, politici e culturali dell'individuo, unica
           condizione di libertą personale;
      -    protezione e difesa dell'ambiente nel rispetto della natura e nella lungimiranza per il 
           futuro delle prossime generazioni.

Gli aderenti al Forum Sociale Polesano si impegnano in un patto di lavoro comune sintetizzato nei seguenti punti:
1)  attivarsi pienamente per la sensibilizzazione della cittadinanza, attorno ai temi specifici del forum, rispettando le modalitą ed i percorsi autonomi;
2)   difendere il diritto costituzionale a manifestare, affinchč siano garantiti spazi a tutta la societą civile per l'espresseione e la realizzazione di attivitą, progetti e manifestazioni;
3)   rispettare tutte le forme d'espressione di manifestazioni e d'azioni dirette, pacifiche, non violenti dichiarate in forma pubblica e trasparente.

Attraverso quetso percorso i singoli, le associazioni e i gruppi politici aderenti, si propongono di ampliare la discussione ed il confronto nel territorio polesano, al fine di perseguire al meglio gli obietivi menzionati.
IL FORUM E' APERTO E TUTTI POSSONO ADERIRVI.

                                                                FORUM SOCIALE POLESANO


settembre 2001    
       
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