LO SHOCK
Lo shock o collasso cardiocircolatorio, qualunque ne sia la causa, è una diminuzione dellequilibrio fisiologico tra la quantità di sangue che giunge ai tessuti e il volume di sangue circolante nellorganismo. Diminuendo il flusso ematico ai tessuti, di conseguenza diminuisce il ricambio dei gas, ovvero lapporto di ossigeno, vitale per qualsiasi distretto del corpo, e lemissione di anidride carbonica.
Il persistere di questa condizione può determinare lesioni irreversibili degli organi vitali e portare alla morte del paziente.
Pertanto è importante saper riconoscere e trattare rapidamente e adeguatamente questo stato e, se possibile, alleviarne o allontanarne le cause.
Alla base dello shock si possono individuare sostanzialmente due situazioni:
I primi sintomi e segni conseguenti allo shock, rappresentano reazioni spontanee dellorganismo volte a compensare la carenza di sangue e a salvaguardare gli organi vitali:
In questo modo lorganismo ridistribuisce al massimo le proprie risorse sanguigne circolanti. Purtroppo lorganismo è in grado di sopportare per un lasso di tempo limitato questa condizione, per cui, in assenza di interventi terapeutici tempestivi, lorganismo è costretto a sopperire.
VALUTAZIONE
SHOCK INIZIALE |
SHOCK CONCLAMATO |
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Il più indicativo segno di shock è la PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA (cioè la "massima") < 100 mmHg. Misurala solo se sei addestrato a farlo e se impieghi meno di 1 min. (vedi paragrafo successivo).
IN PRESENZA DI:
ALLERTA SEMPRE IL MEZZO DI SOCCORSO AVANZATO
TRATTAMENTO
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE SUL POSTO:
SE IL PAZIENTE E COSCIENTE:
SE IL PAZIENTE NON E COSCIENTE:
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE IN AMBULANZA:
SE IL PAZIENTE E COSCIENTE:
SE IL PAZIENTE NON E COSCIENTE:
RICORDA:
SE POLSO RADIALE PRESENTE ® PA > 80 mmHg
SE POLSO RADIALE ASSENTE, MA POLSO CAROTIDEO PRESENTE ® PA COMPRESA TRA 50 E 80 mmHg
SE POLSO RADIALE E POLSO CAROTIDEO ASSENTI ® PA < 50 mmHg: allerta MSA e inizia BLS
LA POSIZIONE ANTISHOCK E CONTROINDICATA IN PRESENZA DI:
UN PAZIENTE NON COSCIENTE NON SEMPRE E IN STATO DI SHOCK: POTREBBE AVERE UN PA NORMALE O ELEVATA!!!
VALUTAZIONE DEI PAZIENTI: I PARAMETRI VITALI
I principali e più indicativi parametri vitali di un paziente sono la frequenza cardiaca (FC), la frequenza respiratoria (FR), la pressione arteriosa sistolica (PA) e la temperatura corporea esterna (TC).
Questi parametri ce la dicono lunga sulle condizioni del paziente, lunico segno certo che ci può indicare la gravità del paziente e lo stato di shock, poiché oggettivi.
Occorre precisare che questa è soltanto una valutazione secondaria, che non deve precedere mai la valutazione dello stato di coscienza, della presenza di attività respiratoria e dellattività cardiaca e le relative manovre di rianimazione cardiopolmonare.
VALUTAZIONE DELLATTIVITA CARDIOCIRCOLATORIA
Lattività cardiocircolatoria è rilivabile tramite i polsi (qualsiasi punto in cui sia possibile rilevare per palpazione lattività cardiaca), che sono espressione dellaumento di pressione allinterno delle arterie generato dalla sistole (il movimento di contrazione del cuore). Lattività si rileva comprimendo larteria relativa al polso che ci interessa contro losso sottostante.
I principali polsi facilmente accessibili sono :
Altri polsi facilmente accessibili ma di minore importanza e portata sono: il polso brachiale, situato in una fossetta sul braccio in prossimità dellascella; il polso temporale, situato sul cranio davanti alle orecchie; il polso femorale, situato nella parte interna delle cosce in prossimità dellinguine; il polso popliteo, situato nella parte posteriore di ciascun ginocchio; il polso tibiale posteriore, situato nella parte interna di ciascuna gamba; il polso pedidio dorsale, situato sul dorso dei piedi. Questi polsi sono, oltre che punti utili per rilevare lattività circolatoria ad esempio negli arti, ottimi punti di compressione qualora vengano usati come ultimo metodo per arrestare emorragie, comprimendo le arterie principali in modo da arrestare il flusso di sangue ossigenato.
Una volta eseguita la valutazione primaria tramite la normale sequenza ABC ed aver adottato i provvedimenti necessari, è utile, per i motivi e nei casi già specificati, concentrare le nostre attenzioni sui parametri vitali, primo fra tutti la frequenza cardiaca (FC), cioè occorre individuare il numero di battiti cardiaci al minuto che ha il paziente: se la pressione arteriosa ce lo consente, è conveniente effettuare questa valutazione tramite il polso radiale, oppure, se siamo in grado, con lausilio di un fonendoscopio, posizionandolo nella parte sinistra del torace. La frequenza si individua contando i battiti individuati in 15 secondi e moltiplicando questo numero per 4. Se il polso non è ritmico, occorre contare i battiti che si hanno in un intero minuto.
Frequenza cardiaca
FREQUENZA |
DEFINIZIONE |
COMPRESA TRA 60
e 100 battiti/min adulti COMPRESA TRA 100 e 180 battiti/min bambini |
Normale a riposo |
MAGGIORE DI 100
b/min adulti MAGGIORE DI 180 b/min bambini |
Tachicardia |
MINORE DI 60
b/min adulti MINORE DI 100 b/min bambini |
Bradicardia |
E utile fornire anche un giudizio riguardante la qualità del battito che si ausculta o si palpa.
Tipi di battito cardiaco
TIPO DI BATTITO |
SIGNIFICATO |
RITMICO |
I battiti cardiaco sono scanditi regolarmente nel tempo, a distanza uguale uno dallaltro. |
ARITMICO |
I battiti non sono regolari nel tempo, ma alternano periodi in cui sono vicini e altri in cui sono più distanti |
PIENO E SCOCCANTE |
Alla palpazione i battiti sono molto ben percettibili e ben distinti: indica che la pressione sistolica è normale o, più facilmente, elevata |
DEBOLE E FILIFORME |
Alla palpazione il battito è difficilmente percettibile perché troppo debole: indica che la PA è bassa |
Lalto parametro importantissimo da valutare per definire lattività cardiocircolatoria del paziente è la PRESSIONE ARTERIOSA (PA). Esistono la pressione sistolica o massima, cioè la potenza con cui il cuore pompa il sangue in circolo dal cuore verso la periferia del corpo, e la pressione diastolica o minima, cioè la pressione data dal sangue che rimane nei vasi al termine di un battito cardiaco. La pressione è misurata in millimetri di mercurio (mmHg), e lo strumento che la misura si chiama sfigmomanometro.
La pressione che interessa a noi poiché ha maggior significato ai fini della valutazione del paziente è la pressione sistolica: questa può essere misurata solo con lo sfigmomanometro e la palpazione del polso radiale (se presente), mentre se si vogliono misurare entrambi le pressioni o se il polso radiale è assente occorre anche un fonendoscopio.
TECNICA DI MISURAZIONE DELLA PA
E consigliabile che il paziente sia in posizione supina. Evitare di lasciare il bracciale stretto per un periodo prolungato. Possono verificarsi problemi di misurazione in pazienti molto grassi o molto magri. La misurazione dovrebbe avvenire a mezzo fermo. Evitare, se possibile, di misurare la PA in ambienti molto freddi: potrebbero risultare valori erroneamente elevati. Misurare la PA solo se si è in grado di farlo in meno di 1 min.
Valori di PA
VALORI DI PRESSIONE ARTERIOSA |
SIGNIFICATO E DEFINIZIONE |
PA massima 120 mmHg PA minima 80 mmHg |
Valori normali in un adulto non sotto sforzo |
PA massima < 120 mmHg | Ipotensione |
PA massima > 120 mmHg | Ipertensione |
PA massima
< 90 mmHg ( SHOCK!!!!) PA massima > 250 mmHg PA minima > 130 mmHg |
Valori per i quali il paziente deve essere ritenuto a rischio in qualunque caso: allerta MSA o P.S. |
Altri parametri che possono essere utili ai fini della valutazione dellattività cardiocircolatoria del paziente sono la colorazione cutanea e la temperatura corporea.
LA COLORAZIONE CUTANEA
La variazione del normale stato di colorazione cutanea (rosea) può sottintendere uno stato patologico; le alterazioni del colorito sono visualizzabili dapprima nelle labbra, nei lobi delle orecchie, nel letto ungueale (il pavimento delle unghie delle mani); con il passare del tempo se lo stato patologico persiste, il colorito anomalo si diffonde alla cute di tutto il corpo.
LA TEMPERATURA CORPOREA (TC)
Nella valutazione della temperatura cutanea, per quanto riguarda i soccorritori di ambulanza, non occorre determinare esattamente il parametro con un termometro, ma è sufficiente appoggiare una mano sulla fronte del paziente e definire se ci sembra elevata (iperpiressia, cioè temperatura esterna > 37° C), oppure diminuita (ipotermia cioè temperatura esterna < 36 °C). Mentre il primo stato indica solitamente febbre oppure stati infiammatori o allergici, la seconda può accompagnare un vero e proprio stato di shock..
ATTENZIONE: IL COLORITO E LA TEMPERATURA CUTANEA VANNO SEMPRE VALUTATI NEL CONTESTO GLOBALE! NON SEMPRE UN PAZIENTE PALLIDO E' IN STATO DI SHOCK!
VALUTAZIONE DELLATTIVITA RESPIRATORIA
Questa valutazione va eseguita per scoprire eventuali difficoltà di respirazione (dispnea) attraverso la valutazione di frequenza respiratoria (FR), ritmo, ampiezza, rumori, espansione toracica, ciànosi.
La frequenza respiratoria si valuta contando il numero di atti respiratori (1 atto è composto da unespansione e uno sgonfiamento del torace) presenti in 15 secondi e moltiplicare il risultato per 4. Se il ritmo è irregolare occorre contare gli atti in un intero minuto.
Frequenza respiratoria
FREQUENZA RESPIRO |
DEFINIZIONE E SIGNIFICATO |
Compresa tra 12 e 20 atti/min | Eupnea, frequenza regolare a riposo. |
Maggiore di 20 atti/min | Tachipnea, frequenza aumentata |
Minore di 12 atti/min | Bradipnea, frequenza diminuita |
RITMO RESPIRATORIO
La valutazione del ritmo respiratorio richiede di valutare se gli atti respiratori sono regolari ed equidistanti nel tempo o se vi sono periodi di apnea (assenza di respiro).
AMPIEZZA
E importatnte valutare se il respiro è superficiale, cioè viene immessa poca aria per volta (spesso associato a tachipnea) oppure profondo, viene immessa una consistente quantità di aria: è quindi più efficace.
RUMORI RESPIRATORI
Talvolta durante le inspirazioni e le espirazioni si possono udire rumori provenienti da tali movimenti: i principali sono:
ESPANSIONE TORACICA
Occorre valutare se il torace si espande simmetricamente oppure se un emitorace si muove più dellaltro durante le inspirazioni: ciò indica un deficit nel funzionamento di un polmone: nei traumatizzati della cassa toracica è possibile una perforazione di uno dei due polmoni (o comunque l'ingresso d'aria nelle cavità pleurica, normalmente "sotto vuoto"): PNEUMOTORACE!!!
CIANOSI
La cianosi, come abbiamo detto, indica una carenza di apporto di ossigeno nella periferia del corpo, perciò va interpretata come un segno di gravità in qualunque caso.
ALTRI ELEMENTI UTILI AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE
Per valutare in modo completo un paziente bisogna, come abbiamo già detto, analizzare le sue condizioni cliniche alla ricerca di sintomi guida o associati alle patologie.
Un importante elemento, in quanto estremamente importante ed indicativo per stabilire leffettiva gravità delle condizioni, è la condizione neurologica.
Questa si valuta attraverso: