LA POTENZA E L'AMBIENTE
Caro Ed,
sto coltivando da diversi anni, e ogni anno miglioro
la mia tecnica e il mio bagaglio di conoscienza. Vorrei sapere se la marijuana
coltivata fuori, al sole, sviluppa più potenza psicoattiva di quella
coltivata indoor, o se il gusto migliora coi raggi del sole.
M.D.K., Lansing, Michigan
La marijuana coltivata indoor con condizioni di
luce ottimali può essere più potente di quella coltivata
fuori, perché la resina non viene rimossa da elementi quali vento,
pioggia, animali, ecc. Purtroppo però, nella maggioranza dei casi,
chi coltiva indoor non fornisce alle piante tutto ciò di cui avrebbero
bisogno per rendere al 100%. Si è dimostrato che tutti i fattori
ambientali insieme determinano il gusto e la potenza psicoattiva, ma non
si è ancora stabilito quanto la luce sia determinante in relazione
al resto.
Normalmente, le piante coltivate outdoor negli
U.S.A. o in Europa soffrono di mancanza di luce e calore nell'ultima fase
di fioritura, quando l'autunno si avvicina e il tempo peggiora con l'accorciarsi
delle giornate. Tieni anche presente che ormai sono state create centinaia
di varietà che crescono molto meglio indoor che fuori, come ad esempio
la SuperSkunk.
UMIDO O SECCO
Caro Ed,
tu hai scritto recentemente che le femmine producono
resina principalmente per proteggere i semi dai predatori e dagli insetti.
Quest'anno ho coltivato due piante della stessa varietà, una in
ambiente caldo e secco, l'altra in ambiente meno caldo e umidissimo. Risultato:
la pianta in ambiente secco ha prodotto molta più resina di quella
in ambiente umido; ne ho dedotto che, in assenza di nemici naturali come
gli insetti, la Cannabis sviluppa la resina per difendersi dal calore ed
evitare la perdita di liquidi.
S.D., Greenville, North Carolina
Qualcun'altro ha fatto esperimenti in proposito? Vorrei avere altre conferme dai miei lettori!
GENETICA E POTENZA
Caro Ed,
ho coltivato delle piante stupende, ma dopo il
raccolto ho scoperto che non erano psicoattive come avrei voluto. C'è
qualche modo per aumentare la potenza di una pianta?
Emily e Reggie, Maryland
La potenza dipende principalmente dalle qualità genetiche del seme da cui si parte. Un seme non geneticamente potente non potrà produrre erba potente neanche con le migliori caratteristiche ambientali.
ALTITUDINE
Caro Ed,
quanto influisce l'altitudine con la potenza
psicoattiva della marijuana?
Anonimo, U.S.A.
A parità di condizioni di luce, in montagna
si ha una maggiore presenza di raggi UV (ultravioletti), che secondo alcuni
sono responsabili di una maggior produzione di THC. Personalmente non credo
che ciò sia vero, perchè numerosi esperimenti controllati
a cui ho assistito hanno dimostrato che con o senza raggi UV le piante
sviluppavano lo stesso gusto e la stessa potenza.
Non si può escludere, però, nemmeno
che i raggi UV abbiano altri benefici, o creino qualche danno. Sotto con
gli esperimenti!
TAGLI E POTENZA PSICOATTIVA
Caro Ed,
potare le femmine può aumentare la potenza
psicoattiva della marijuana?
Un povero ragazzo del Kentucky
Potare una pianta, nel senso di cimarla tagliando il fusto, non può aumentare la potenza dei fiori, può soltanto cambiarne la configurazione; nelle piante cimate di solito si hanno cime laterali più grandi e cime superiori più piccole, mentre in una pianta normale la cima centrale superiore è la più grande.
INCHIODATA
Caro Ed,
ho letto da qualche parte che se all'inizio della
fioritura si prende un chiodo e si trafigge il tronco della pianta alla
base, questa produrrà più resina. È vero?
Chad L., Dallas, Texas
Questa teoria si basa sulla leggenda, ancora in circolazione, che la marijuana produca la resina nelle radici, e che ricevendo lo shock del chiodo la resina salga verso le cime più in fretta. Non è vero, sono credenze diffuse ma errate!!! La resina ed il THC vengono prodotti dalle infiorescenze, e mettendo un chiodo nel tronco della pianta si potrà soltanto farle del male ed indebolirla.
LUNGHEZZA DEGLI INTERNODI
Caro Ed,
la luce e i nutrimenti possono alterare la lunghezza
degli internodi (spazio di tronco fra una coppia di rami e la successiva),
o si tratta di un'eredità genetica inalterabile?
Anonimo, Strassburg, Illinois
Anche se la lunghezza degli internodi è una questione genetica ed ereditaria, la luce ed i nutrimenti possono influenzarne comunque lo sviluppo: se le piante crescono con luce insufficiente tendono ad allungarsi verso la luce, allungando gli internodi. Inoltre, livelli troppo alti di azoto (N) associati ad alta temperatura possono facilmente favorire l'allungamento internodale. Per prevenirlo si può utilizzare un ormone commercialmente chiamato B-9, che inibisce la crescita verticale del fusto ma non quella dei rami, in modo da avere piante più basse ma più folte.
COLORI DIVERSI
Caro Ed,
ho quattro piante coltivate nello stesso modo.
Da un po' di tempo due di loro stanno diventando sempre più rossastre,
mentre le altre due restano invariate.
Pensi che sia un problema di carenze nutritive?
BGC, Marion, Kentucky
È possibile ma improbabile: se si trattasse di un problema di nutrimento, si manifesterebbe su tutte le piante. Più probabilmente si tratta di eredità genetica: le varietà di Indica spesso prendono colore rossastro-purpureo quando giungono alla maturazione sessuale.
ETHRYL
Caro Ed,
vorrei rispondere a quanti chiedono informazioni su un prodotto molto
poco conosciuto: l'Ethryl. Si tratta di una sostanza che rilascia etilene
(un ormone prodotto naturalmente dalle piante all'inizio della fioritura),
e si usa come spray fogliare. Nella Cannabis il fotoperiodo e altri fattori
determinano la fioritura, che induce la pianta a produrre ormoni che la
faranno diventare maschio o femmina. Nel periodo di inizio fioritura la
pianta diviene particolarmente sensibile alle influenze esterne riguardo
il suo sesso: adoperando l'Ethryl, che la pianta riconosce come ormone
femminile, si ha una "femminizzazione" generale, poiché le piante
stesse cominciano a produrre Etilene in proprio, incoraggiate da quello
proveniente dall'esterno. Tendono, inoltre, a mantenere stabile il loro
livello ormonale, quindi se una pianta sente gli ormoni femminili in sé
tende a produrne altri. Se una pianta sta diventando maschio, sarà
incoraggiata a cambiare produzione di ormoni e probabilmente diverrà
femmina. Si avranno anche casi di ermafroditismo, ma saranno sicuramente
rari. È molto importante scegliere il momento giusto per somministrare
l'Ethryl, e le dosi devono essere perfette.
L'Ethryl è un composto stabile se si trova in condizioni di
pH acido, ma se si trova a pH neutro o alcalino reagisce producendo l'etilene
e altri gas innocui. Per darlo alle piante, il modo più pratico
è utilizzare le bombolette già preparate che sono in vendita
nella mia azienda, dove produco l'Ethryl. Ho chiamato le bombolette "Sensa-Spray".
Bob Ireland, proprietario della
PLANTASTIC PLANT PRODUCTS Company
1442A Walnut Street, Berkeley, California 94709, U.S.A.