GLI AMERICANI A TRIPOLI







Agosto caldo ed afoso. Vediamo di rinfrescarlo mettendovi a parte di qualche oziosa e vaga lettura fatta qua e la'.
Ricorderete l'attacco a Tripoli da parte dei bombardieri USA qualche anno fa.
Ho letto da poco che quella non fu l'unica volta che gli USA vennnero in conflitto con Tripoli ma che gia' piu' di 250 anni fa ci furono degli.. uhm.. screzi.
Tra la fine del '700 e l'inizio dell'800 i porti delI'Africa del Nord erano covi di pirati che infestavano il Mediterraneo. I Bey di Algeri e Tunisi e la Reggenza di Tripoli retta, sotto la nominale sovranita' della Turchia, da Jusuf Pascia della famiglia dei Caramanlis, imponevano agli Stati europei e agli Stati Uniti d'America il pagamento di gravosi tributi per la salvaguardia delle loro navi che si avventuravano nel Mediterraneo dalle parti della Libia (o meglio Cirenaica secondo la dizione di allora).
Mentre il Governo americano svolgeva trattative per ottenere l'esenzione dai tributi non tralasciando di digrignare i denti, il 14 maggio 1801 Jusuf Pascia decise di giocar pesante e fece abbattere e trascinar nella polvere la bandiera del Consolato americano in Tripoli.
L'opinione pubblica americana era gia' da tempo insofferente delle prepotenze dei pirati; il presidente Jefferson accetto' quindi la sfida e fece armare una squadra navale che, al comando del commodoro Preble, nel 1803 fece vela per Gibilterra.
Il commodoro fece dichiarazioni in stile: "Adesso gliela faccio vedere io a quei farabutti!" ma mal gliene incolse.
Due navi furono tosto inviate a bloccare Tripoli ma il 31 ottobre 1803 la fregata Philadelphia, inseguendo una nave pirata, si areno' sulle rocce antistanti al porto. Assalita dai pirati, dopo una coraggiosa difesa, la nave fu catturata e l'equipaggio tradotto in prigionia. Malgrado gli sforzi fatti dal comandante per farla colare a picco, la fregata fu recuperata dai pirati e rimessa in efficienza. Libia - USA 1 a 0.
II commodoro Preble invio' allora da Gibilterra una piccola nave, agli ordini del tenente Decatur, col compito di penetrare nel porto di Tripoli e distruggere la Philadelphia.
L'impresa riusci; i marines (o i piu' generici Fanti di Marina perche' non ricordo se il Corpo esisteva gia', anzi chiedo a voi) si impadronirono di sorpresa della nave e la incendiarono.
Nel luglio 1804 Preble, avuti dei rinforzi, attacco' Tripoli con navi sulle quali erano imbarcati dei marines (o Fanti di Marina, scusate :-), ma non ottenne il risultato desiderato e dovette ritirarsi. Sbarco' a Derna, non lontana, costituendovi una base, e vi insedio', come Pascia, Ahmed, fratello di Jusuf, per fomentare una rivolta contro la Reggenza di Tripoli.
Jusuf invio' in Cirenaica il suo primogenito, Mohamed, per sedare la rivolta, ma l'impresa falli' miseramente.
Si giunse dunque ad un impasse in cui nessuna delle due parti aveva i mezzi (e le idee) per venire a capo del conflitto a livello militare.
La diplomazia americana allora lavoro' alacremente e si accordo' con l'ex-nemico inglese (in guerra con Napoleone) che aveva tutto l'interesse a che il giovane stato americano si trovasse nella condizione di debitore e non combinasse alleanze ed intrighi con i francesi.
L'inghilterra' percio' si intromise pesantemente con Jusuf Pascia che dovette scendere a patti e concludere con gli Stati Uniti un trattato per il quale le navi americane non sarebbero piu' state attaccate dai pirati e nessun tributo sarebbe piu' stato pagato. Gli Americani sgomberarono in cambio Derna (ed Ahmed si dette a precipitosa fuga dubitando dell'amore fraterno come concetto e pratico e filosofico), lasciandovi, unico segno dell'occupazione, un fortino con sei cannoni e un mulino ad acqua, che esisteva ancora alla fine dell'ottocento.







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